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15 Mar

L'immobiliare in Italia retrocede all'85: domandiamoci perché

Pubblicato da Marco Manferdini  - Tags:  #crisi, #immobiliare, #Investimenti Immobiliari, #Italia

E arrivano puntuali e prevedibilissimi i dati negativi sulle compravendite di immobili, questa volta dall' Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate: nel 2012 sono state vendute appena 444mila unità, il peggior dato dal 1985. Le compravendite con mutuo ipotecario, rispetto al 2011, hanno subito una caduta del 38,6%

Questi sono i dati. Ora chiediamoci: perché? Cosa è cambiato dall'85 a oggi? Alcune cose lo sono sicuramente, alcuni ingredienti della formula “la casa della vita” sono mutati, adulterati e, in alcuni casi, sono scomparsi del tutto.

Eppure non riusciamo a elaborare il lutto per la perdita della casa di proprietà, qui, in Italia. C'è persino una pubblicità che circola in radio in questi giorni, in cui una donna che vive all'estero elenca le condizioni che la farebbero tornare in Italia. “Tornerò in Italia quando avrò uno stipendio che mi permetterà di comprarmi una casa” recita più o meno una delle frasi, dimenticando che all'estero – e soprattutto in paesi molto più benestanti di noi, vedi Germania – la maggior parte della popolazione non si sogna nemmeno di comprarsi la casa!

Dunque, è vero che stiamo tutti sperimentando sulla nostra pelle una drastica riduzione di reddito disponibile e l'assenza di credito da parte delle banche. Tuttavia il ritornello “non posso più nemmeno comprarmi la casa” è singolare, ma significativo: abbiamo vissuto di dogmi, dettati dal nostro vivere molto sopra le righe negli anni passati. E i dogmi, indiscutibili e durissimi a morire, sono destinati a scollarsi sempre di più dalla realtà, fino a impedirci totalmente di trovare nuove soluzioni ai nuovi problemi.

E ora ci svegliamo da un sogno. Un sentimento regna sovrano: la mancanza di fiducia in alcuni dei dogmi dell'immobiliare (se non tutti). Ne devo elencare alcuni? Eccoli:

  • il mercato immobiliare è sempre in crescita (falso)
  • compra la casa della tua vita e vivrai sereno (falso)
  • investire nel mattone rende sempre (falso)
  • non ha i soldi per coronare il tuo sogno? Io banca ti presto i soldi che ti servono! (falso)
  • compra la casa nella zona dove lavori risparmierai nei tempi di percorrenza (falso)
  • il valore più importante nella vita è avere una casa propria (falso)

Ce ne fosse uno che non sia stato smentito, di dogma! Vi interessa saperne di più? Risponderò passo passo ad ogniuno di questi dogmi in un prossimo post.

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G
Se in Italia un investitore immobiliare viene scambiato come avido speculatore, in altre nazioni come imprenditore che ha voglia di crescere e di conseguenza contribuire a creare lavoro. <br /> Per il resto vivere in affitto é un'ottima soluzione per molte ragioni.
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V
Buttare 1000 euro al mese per 20 anni per un affitto invece è una grande soluzione!<br /> Penso che le banche abbiano gonfiato il mercato immobiliare e adesso non riescono più a reggere la bolla, quindi si sta tornando a comprare la casa con le cambiali e i soldi messi da parte, quindi è fisiologico questo brusco calo perchè l'offerta di proprietari avidi e assetati di speculazione non sta trovando mercato per una richiesta con meno possibilità economiche. Il mercato è in crisi perchè non c'è prezzo di incontro tra domanda e offerta, perchè di gente che vorrebbe avere una propria casa è pieno il paese.<br /> Riflettere!!!!!
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I
[...] giorno fa ho commentato i dati dell&#8217;Agenzia delle entrate sull&#8217;immobiliare italiano, dai quali emerge che il nostro mercato è retrocesso ai livelli del 1985. Ho elencato anche alcuni [...]
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M
Grazie Valerio del tuo commento pieno di energia.<br /> <br /> Capisco la tua posizione ma condivido solo in parte quello che affermi.<br /> La tua frase che mi permetto di contraddire è proprio la prima.<br /> Se desideri un maggior approfondimento, sarei felice di speigarti come molte volte pagare un affitto sia molto più conveniente che pagare un mutuo, soprattutto per vent'anni e soprattutto per la casa in cui hai deciso di vivere.<br /> Concordo con te invece quando affermi che la crisi è una mancanza di accordo tra l'offerta e la domanda. Trovo invece un pò troppo semplicistica l'immagine di avidi e assetati speculatori responsabili di questa "crisi": siamo tutti, chi più chi meno, desiderosi di crescere, è nella natura umana.<br /> Una natura che ci porta ad essere ambiziosi, di desiderare che i nostri figli abbiano una vita migliore di quella che possiamo avere noi.<br /> Questo potrebbe portare alla tendenza di esagerare nella ricerca del proprio benessere a discapito del benessere collettivo.<br /> Certo ci vuole equilibrio e, quando questo equilibrio viene meno, ci pensa "il mercato" a ristabilire il bilanciamento.<br /> Perche non cerchiamo di capire come muoversi all'interno di questi scenari per ritagliarci un proprio spazio, una propria identità?<br /> Ognuno di noi poi potrà scegliere quale percorso seguire, in armonia con i propri valori.<br /> Concludo dicendo che la "crisi" è unicamente una variazione di alcune condizioni che permettevano certe strategie prima e che ora non lo permettono più.<br /> Piangiamo per non riuscire a fare più certe cose, o troviamo una soluzione per farne delle altre?<br /> <br /> Grazie Valerio
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G
Attendo il seguito Marco...
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